Shein, il famosissimo sito di abbigliamento, sta cavalcando l’onda del successo ed è riuscito a creare un nuovo modello di business grazie a strategie di marketing basate sull’intelligenza artificiale. Ma non solo anche una comunicazione piuttosto strategica avvenuta mediante un’accurata analisi dei competitor e del target a cui vuole rivolgersi, è stata determinante per conquistare la generazione Z.
Da maggio la app di Amazon non è più la app di shopping più scaricata negli Stati Uniti: è stata superata da quella di Shein, un e-commerce di fast fashion cinese nato nel 2008 e considerato il «TikTok degli e-commerce» perché è usato soprattutto dalla cosiddetta generazione Z (quella dei nati dopo il 1996). Le stime sono impressionanti, secondo quanto riportato dal “New York Times” in America, lo scorso maggio, Shein è risultata la prima in classifica nella categoria shopping sui dispositivi iOS ed è sempre più popolare su altri mercati come Francia, Spagna, Regno Unito, Giappone e Italia. In particolare, nel nostro paese è al secondo posto dopo la app di compravendita di usato Vinted e prima di Amazon. Un vero e proprio successo che secondo gli esperti deve essere attribuito alle solide strategie di marketing utilizzate dal brand.
Il motivo del successo
Il successo scaturito tra il 2020 e il 2021 è legato a delle particolari strategie di marketing in grado di attirare l’attenzione dei clienti. Shein utilizza, infatti, un software molto particolare che si basa sull’intelligenza artificiale e il deep learning. Tutto è regolato da un software proprietario, un algoritmo progettato per estrarre dati dal Web e gestire la produzione di nuovi capi. In sostanza, il software tramite algoritmi ed analisi dei dati è in grado di intercettare i trend presenti sul web, sui social e sullo stesso e-commerce.
Una volta captato il comportamento del cliente e soprattutto il suo gusto personale, si crea un processo automatico dove queste informazioni sono passate direttamente al team dei designer di Shein. A questo punto, Il capo in questione viene realizzato e poi messo in vendita sul sito, in non più di 10 esemplari. A partire da qui, l’algoritmo riprende il suo lavoro: legge i segnali di interesse sul sito e, se positivi, invia l’ordine di aumentare la produzione. Allo stesso tempo, gestisce la homepage con i suggerimenti per i potenziali clienti, sulla base delle disponibilità. Bastano appena 3 giorni, secondo McCormick, perché un capo venga individuato, disegnato e messo a disposizione del pubblico online. Il suo scopo è proprio quello di mostrare gli articoli correlati agli interessi dei clienti personalizzando ogni singola esperienza.
Shein: strategie di vendita
Nonostante l’origine cinese, Shein non vende in Cina, ma solo all’estero. Questa scelta non è casuale: l’azienda, infatti, ha deciso sin da subito di concentrarsi sui mercati al di fuori di quello domestico; un escamotage che gli permette di non dover entrare in competizione con giganti del settore locali, come Alibaba e Taobao. Inoltre, il marchio opera solo digitalmente, mettendo in vendita la merce direttamente dalle sue fabbriche, senza passare per intermediari e azzerando così i costi. I tempi di produzione corrispondano a record mondiali, si parla di un ritmo di fabbricazione da ultra-fast fashion, con una media di 4.000 nuovi item caricati sul sito ogni giorno, numeri che fanno impallidire i cicli già insostenibili di marchi come Zara e H&M, che introducono nuove collezioni e item di settimana in settimana. A differenza di quest’ultimi che già fanno parte dell’abbigliamento fast fashion ma rimangono comunque negozi caratterizzati da una propria identità ed una propria estetica, Shein si limita solo ad intercettare le mode dei vari paesi e a riproporle il più velocemente possibile sul mercato estero.
Ad oggi l’azienda è valutata poco meno di 40 miliardi di euro, ovvero circa 300 milioni di yuan cinesi. Ma siamo sicuri che Shein continuerà a stupirci. Perciò se vuoi rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie di settore continua a seguirci sul nostro blog o visita i nostri canali social.