Il cambiamento climatico, l’eccessivo sfruttamento delle risorse e i danni all’ambiente sono problemi che preoccupano sempre di più la popolazione.
C’è sempre più consapevolezza che la responsabilità ambientale deve essere non solo individuale, ma anche e soprattutto aziendale. Secondo una ricerca Ipsos infatti il 60% degli italiani si aspetta di vedere da parte delle aziende un impegno concreto nel risolvere problemi sociali e ambientali.
“La sostenibilità rappresenta la redditività a lungo termine di un’impresa“.
Per questo motivo le aziende iniziano ad integrare processi produttivi più rispettosi che puntano a prendersi cura del pianeta.
Negli ultimi anni, concetti come “green marketing”, “marketing ambientale” oppure “marketing ecologico” sono entrati a far parte del lessico e della narrazione di molte aziende.
Anche chi compra fa sempre più attenzione all’ambiente, valutando bene i propri acquisti: secondo recenti studi, infatti, circa un terzo dei consumatori prende in considerazione l’impatto sociale e ambientale dei prodotti di un brand prima di comprarli.
Sempre più aziende, perciò, stanno adottando una strategia d’impresa orientata all’ecosostenibilità, di cui il green marketing è una componente importante.
Spesso associato al concetto di CSR (Corporate Social Responsibility), ovvero responsabilità sociale d’impresa, il termine green marketing è diventato popolare tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 dello scorso secolo. Già nel 1975, però, l’American Marketing Association (AMA) aveva tenuto il primo seminario sul marketing ecologico, i cui atti erano poi diventati uno dei primi libri sull’argomento.
Da allora, il green marketing verde ha continuato suscitare sempre più interesse e adesioni, in particolare alla luce della crescente preoccupazione globale per il cambiamento climatico: sempre più aziende si impegnano pubblicamente a ridurre l’impatto ambientale della loro attività e dei loro prodotti o servizi, e pubblicizzano questo impegno.
DEFINIZIONE
Non esiste una definizione univoca di green marketing, ma in genere il termine è usato per definire l’insieme delle strategie e delle attività messe in atto da un’impresa per migliorare la propria sostenibilità e comunicarla ai propri interlocutori.
La comunicazione è una parte rilevante del green marketing, ma non basta : alle parole devono corrispondere i fatti.
Il green marketing punta infatti “a far sembrare normali i prodotti e i servizi sostenibili, e non a far sembrare sostenibili i prodotti normali”.
Perché un’azienda possa dirsi davvero “verde”, la strategia deve partire da quella che si definisce “corporate identity”, ovvero dall’identità e dalla cultura dell’azienda stessa.
Non basta, infatti, mettere in commercio un prodotto green, per poter essere definiti tali.
Un marketing ecologico veritiero parte da:
- politiche aziendali consapevoli
- formazione dei collaboratori
- coinvolgimento e informazione degli stakeholder (persone interessate dall’attività dell’impresa)
- iniziative di sostenibilità interne ed esterne all’azienda
Il green marketing si basa su due principi fondamentali, intimamente connessi tra di loro:
- restituzione (impatto ambientale)
- responsabilità (ambientale)
Il principio della restituzione si fonda sul riconoscimento del proprio impatto ambientale (per esempio a livello di inquinamento atmosferico, produzione di rifiuti, consumo sconsiderato delle risorse naturali e altro). Da qui parte la scelta di adottare processi, comportamenti e scelte più etici e sostenibili, ottimizzando i consumi di energia e risorse naturali.
Ammettere la propria responsabilità ambientale significa riconoscere la possibilità di optare per scelte e azioni sostenibili, che renderanno autentico e credibile anche il nostro green marketing.
VANTAGGI
Sono molti i benefici del green marketing, vediamoli insieme…
- Cerca di ridurre l’impronta ecologica dell’attività umana.
- Permette una maggiore sostenibilità nell’utilizzo delle risorse.
- Taglio dei costi, utilizzando materiali riciclati.
- Differenziazione rispetto alla concorrenza.
- Incremento dell’immagine aziendale, anche tra i potenziali investitori.
- Aumento della fedeltà alla marca tra i clienti che hanno una maggiore consapevolezza sociale ed ecologica.
SVANTAGGI
Tra i principali svantaggi del green marketing c’è sicuramente il fatto che la transizione verso pratiche commerciali e processi produttivi più sostenibili può comportare dei costi, in alcuni casi consistenti. Questo porta, naturalmente, un rallentamento dei profitti poiché impegnati all’ammortamento degli investimenti attuati.
Comunque, come abbiamo visto insieme, i vantaggi del green marketing, superano di gran lunga gli svantaggi.
In questa politica, il rischio maggiore è in realtà quello di cadere nel greenwashing o nell’ecologismo di facciata. L’azienda deve essere trasparente nelle sue pratiche. È di scarsa utilità e soprattutto poco etico “predicare bene e razzolare male”. È controproducente far credere ai propri consumatori di essere socialmente responsabili, quando poi non si fa nulla in concreto.
Il cambiamento non è sempre una minaccia, può rappresentare, invece, una grande opportunità per il nostro business.
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