Si potrebbe considerare come l’evoluzione di una classica campagna di advertising online. L’affiliate marketing non è altro che una strategia per aumentare le vendite e generare entrate online. Non si tratta soltanto di mera promozione basata genericamente sulla visibilità (adv tradizionale), ma si basa sulle vendite dirette che il publisher riesce a far ottenere al marchio.
BRAND E EDITORI SI ALLEANO
Un e-commerce ed un publisher stabiliscono una collaborazione per la quale ogni conversione ottenuta dal sito editoriale, porta al publisher una quota stabilita a priori.
Si tratta, in fin dei conti, di una tipologia di performance marketing che permette all’azienda di attrarre nuovi clienti, grazie alla promozione dei prodotti all’interno di particolari community, social network o nicchie di mercato, in modo continuativo e strutturato.
QUALI SONO GLI ATTORI DELL’AFFILIATE MARKETING?
Conosciamo insieme gli attori che operano all’interno di questo modello…
- Publisher (o affiliato)
E’ colui che si occupa, per conto di un’impresa, di promuovere il business di quest’ultima, utilizzando gli strumenti di advertising online che ha a sua disposizione. Generalmente si tratta di un blog, una testata giornalistica o un altro tipo di influencer. Il compito del publisher è, quindi, quello di promuovere prodotti e servizi per conto di un altro brand con strumenti di content marketing oppure ospitando all’interno del proprio sito o account social un adv.
Il publisher grazie a questa prestazione viene remunerato da una commissione (di solito una percentuale compresa tra il 5 ed il 15%) sull’importo della transazione, oppure, se si tratta di business basati su abbonamenti, la remunerazione può essere una cifra fissa per ogni nuovo abbonato.
- Advertiser
E’ l’azienda o il retailer che ha bisogno dell’attività promozionale svolta dal publisher. Molto spesso si tratta di un e-commerce che ha bisogno di fare lead generation o conversioni dirette.
L’advertiser può quindi rivolgersi ad un network di affiliazione oppure può contattare direttamente alcune testate o blogger (scegliendo anche in base al pubblico in target) per creare così il proprio team di affiliati.
Il beneficio maggiore per il retailer che si rivolge ad un publisher è che a fronte di un buon lavoro di acquisition di prospect, lui è chiamato soltanto a pagare una commissione (spesso anche abbastanza contenuta).
Ci sono anche delle piattaforme di affiliazione (affiliate network), che non sono altro che uno strumento che permette l’incontro tra domanda e offerta in tema di affiliate marketing. L’advertiser può pubblicare in queste piattaforme le proprie promozioni e richieste di affiliazione, i publisher, a loro volta, trovano l’elenco di offerte di prodotti che le aziende hanno bisogno di promuovere così da poter iniziare subito a monetizzare ad ogni conversione avvenuta.
Il publisher, quindi, una volta approvato dall’inserzionista, accetterà di creare contenuti (post, menzioni, video, reel…) oppure ospitare link e banner sulle proprio property. A questa tipologia di formati pubblicitari viene associato un codice di affiliazione così da poter tener traccia di click, views e vendite, ma anche dei pagamenti ai publisher.
OBIETTIVI E DIVERSE TIPOLOGIE DI CAMPAGNE
Il marketing di affiliazione porta vantaggi a tutte le parti coinvolte.
I consumatori riescono ad acquistare prodotti che non sarebbero riusciti a trovare da soli, per lo più consigliati dal publisher che generalmente gode della loro fiducia e stima. Il brand migliora così le performance del proprio e-commerce ed il publisher viene remunerato in base percentuale sulle vendite generate.
Per i publisher ci sono remunerazioni diverse a seconda dell’obbiettivo della campagna promossa, se ne possono distinguere principalmente due:
- PAY PER CONVERSION
L’obbiettivo è quello di convertire il visitatore in cliente pagante, così da avere una conversione/transazione diretta
- PAY PER LEAD
Il publisher viene pagato anche solo per aver portato gli utenti sul sito, indipendentemente dal fatto che si siano convertiti o meno in clienti diretti. Può essere la scelta giusta se l’obiettivo è la semplice registrazione ad una newsletter oppure la compilazione di un form di contatto.
SVANTAGGI
Sicuramente, come ogni cosa, c’è anche il rovescio della medaglia…
Non riuscire a fare un’ottima scrematura dei publisher può portare all’azienda pochissimi ritorni oppure delle lead di scarsa qualità o di “fake-leads” che sarebbero indice di un vero e proprio investimento totalmente nullo.
E’ sempre bene, quindi, dotarsi di sistemi di controllo, capaci di ovviare a questo problema e naturalmente affidarsi a professionisti o piattaforme con un know-how consolidato in materia.
Attenzione però…la qualità degli affiliati è direttamente proporzionale alla commissione che si offre: offrire basse percentuali di commissioni ti porterà solo publisher di scarsa qualità!
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